Per dimagrire bisogna sudare.
O almeno, dicono così.
Nascono da qui le strategie più disparate per sudare il più possibile e quindi dimagrire, come:
- Allenarsi nelle ore più calde della giornata (che coraggio…)
- Indossare vestiti aggiuntivi (il k-way è il più in voga tra gli indumenti “che fanno sudare”)
- Applicando la pellicola di cellophane nella zona dell’addome o delle cosce, sperando in un miracoloso dimagrimento localizzato

Oltre a non essere belli da vedere, non saranno nemmeno efficaci.
Non si dimagrisce sudando: capiamo il perchè.
Cos’è il sudore e a cosa serve?
(Non sarà una lezione di biologia, ma capire come funziona, aiuterà a comprendere perchè sudare non è una strategia da ricercare per ottimizzare il dimagrimento)
Il sudore è un liquido composto di acqua, con la presenza di alcuni sali minerali, detti anche elettroliti. Il sudore viene secreto dalle ghiandole eccrine, che si trovano distribuite in tutto il corpo, con una maggiore densità nelle mani e nei piedi.
“L’obiettivo” della produzione di sudore è la dispersione del calore che noi accumuliamo quando ci troviamo in ambienti caldi o pratichiamo una qualche attività sportiva.
Questo fenomeno viene chiamato termoregolazione, e serve per mantenere ottimale la temperatura interna del nostro corpo. E si compone di 4 meccanismi:
- Convenzione: dispersione di calore dal corpo ad un fluido (correnti d’aria o di acqua).
- Conduzione: il calore viene trasmesso da un corpo solido ad un altro.
- Radiazione: spostamento di calore tra due oggetti a temperatura differente non in contatto tra loro.
- Evaporazione: perdita di calore, per passaggio dallo stato liquido a quello gassoso dei fluidi persi attraverso sudorazione della cute o attraverso le vie respiratorie.

In altre parole, il sudore non è altro che un meccanismo di protezione del nostro corpo nei confronti degli organi interni.
Forzare la sudorazione, farà dimagrire?
Qui torna la differenza tra perdita di peso e dimagrimento, dato che molte volte questi termini vengono usati in modo scorretto per intendere lo stesso fenomeno.
Puoi pesarti lunedì e avere la bilancia che segna 85 kg.
A parità di condizioni, potresti pesarti il martedì e pesare 83.5 kg.
In questo caso, sì! Hai perso peso, ma si tratta di un semplice valore numerico sulla bilancia, che non da alcuna informazione sulle % di massa magra o grassa, per capire cosa e quanto ho perso tra le due.
Se, analizzando la composizione corporea (attraverso BIA o plicometrie), si valuta che è stata persa massa grassa, allora sarebbe un effettivo dimagrimento.
Quello che frega alcune persone purtroppo è proprio la voglia che hanno di pesare semplicemente meno del giorno prima, focalizzandosi solo ed esclusivamente sull’ago della bilancia.
Ecco perchè si ricercano le soluzioni più rapide ed indolore come saune, mettersi al sole, o “incellophanarsi” l’addome e cosce sperando in un miracolo.

Tutti questi “trucchetti” non portano sicuramente ad una perdita di peso, ma solamente ad un’eccessiva sudorazione che in alcuni casi può portare alla disidratazione (quando il nostro corpo perde più liquidi di quelli assunti) o addirittura ad una percezione maggiore della fatica se si sta praticando attività fisica.
È fondamentale non confondere una perdita di peso, dovuta alla perdita di liquidi attraverso la sudorazione, con il dimagrimento.

In conclusione:
Se provi a pesarti dopo aver fatto un allenamento in palestra o una corsa al parco, e aver sudato molto, sicuramente sulla bilancia peserai meno.
Proprio per questo, purtroppo, esiste questa convinzione che attività che facciano sudare siano un mezzo corretto per dimagrire.
Il problema è che questa diminuzione del peso non è correlata con la diminuzione della % di massa grassa, ma solamente dalla perdita di liquidi attraverso la sudorazione.
Anche forzare la sudorazione con saune o abbigliamenti aggiuntivi non porta alcun risultato in termini di perdita di grasso corporeo.
La sudorazione ha quindi il solo scopo di raffreddare l’organismo riportandolo ad una temperatura corporea ottimale.